LOMBALGIA – FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE

  • Ottobre 5, 2020

La lombalgia è sicuramente la patologia del sistema muscolo scheletrico che più frequentemente porta un paziente a cercare aiuto dal fisioterapista.

Uno studio condotto dal Prof. Bruce Walker della James Cook University (Australia) ha preso in esame i casi di mal di schiena dal 1966 al 1988. 

Da questo studio si evince che la lombalgia, anche detta mal di schiena, è un disturbo che può affliggere fino all’84% della popolazione.

Partendo da questi dati si è assistito negli ultimi anni alla nascita di diversi metodi per trattare il mal di schiena dai più disparati: dal sale grosso riscaldato, alla massoterapia, diversi tipi di terapie elettriche e magnetiche.  

Esercizi di rieducazione con nomi strani di santoni di paesi stranieri e non che promettevano di rimettere in linea ciò che era non allineato e manipolazioni fatte con tecniche che vanno dall’osteopatia alla chiropratica passando per la terapia manuale che promettevano di rimettere a posto ciò che era fuori posto, ma poi:

  • C’è qualcosa che è fuori posto nel mal di schiena?
  • C’è veramente qualcosa che va riallineato?

Mi dispiace sfatare un mito ma la risposta che il mondo scientifico ha dato negli ultimi anni è che non c’è nulla fuori posto o da riallineare.

È importantissimo quando si parla di sanità affidarsi solo a dati scientifici validati e terapie che abbiano dimostrato la loro efficacia. Per questo diversi paesi in tutto il mondo si sono spesi per cercare delle linee guida internazionali per trovare finalmente una soluzione al mal di schiena. 

La buona notizia è che un rimedio è stato trovato, ormai il mal di schiena è una patologia assolutamente gestibile e risolvibile con il giusto programma terapeutico personalizzato per le esigenze del paziente. 

FATTORI DI RISCHIO

È fondamentale conoscere quali possano essere i fattori di rischio più comuni per l’insorgere di dolore lombare al fine di riuscire proprio a prevenire la sua comparsa.

In un recente studio scientifico del 2018 sono stati evidenziati i principali fattori di rischio:

  • Lavori e posizioni ripetute: effettuare un lavoro pesante, dove si sollevano o spostano carichi pesanti, oppure eseguire un lavoro che necessita di fare sempre lo stesso movimento sono tra i principali fattori di rischio per la comparsa e per la recidiva di dolore lombare e sciatica.
  • Fumo: come per moltissime patologie, anche per il mal di schiena il fumo aumenta il rischio di comparsa del dolore e soprattutto rallenta i processi di guarigione.
  • Obesità: non solo il peso corporeo aumenta il rischio di manifestare dolore, ma l’essere in sovrappeso innesca tutta una serie di alterazioni a livello posturale e di compensi che ti portano a non muoverti nel modo corretto.

TRATTAMENTO DEL MAL DI SCHIENA

Tutte le linee guida concordano che il miglior trattamento per il mal di schiena è un trattamento definito multimodale, il quale si basa su trattamenti di terapia manuale abbinati a una fondamentale parte di esercizio terapeutico.

Andando più nel dettaglio, se ci si affida a un fisioterapista specializzato esso imposterà un percorso terapeutico personalizzato per l’esigenza del paziente che nella maggior parte dei casi è suddiviso in tre parti:

  1. Prima fase: trattamento del dolore e dei sintomi mediante l’utilizzo di tecniche di terapia manuale e terapie fisiche antalgiche.
  2. Seconda fase: recupero del movimento, dell’articolarità della schiena e soprattutto della fiducia che ha il paziente nel muoversi. In questa fase gioca un ruolo importante l’educazione che deve essere fornita al paziente dal punto di vista del movimento, della gestione dei carichi e sull’ergonomia posturale a lavoro o in generale nella vita quotidiana, andando quindi ad agire sul primo fattore di rischio visto sopra. 
  3. Terza fase: fase del mantenimento. Di solito in questa fase si imposta un programma di esercizi e di attività fisica volto al mantenimento e consolidamento dei risultati ottenuti allo scopo di migliorare la condizione fisica del paziente e prevenire la possibilità di recidiva. In questa fase si va anche ad agire sul terzo fattore di rischio, quello del peso corporeo tramite l’attività fisica e se necessario con l’invio del paziente da uno specialista della nutrizione. Viene infine sempre consigliato al paziente di adottare uno stile di vita attivo in base alla sua condizione fisica.

CONCLUSIONE

È bene fare un po’ di chiarezza sull’argomento lombalgia. Ad oggi esistono i trattamenti più diversi e più disparati che però in molti casi non vengono eseguiti seguendo le indicazioni scientifiche e quindi in molti casi il paziente non è soddisfatto o ha dei benefici solo temporanei al suo dolore. 

Le persone devono essere informate che ormai la ricerca ha fatto passi da gigante anche nella cura di problematiche come il mal di schiena: si è passati da diversi anni dove il rimedio era semplicemente il riposo a letto (sbagliato!) a una seconda fase dove si curava tutti solo con le medicine (beneficio solo temporaneo!) alla fase odierna in cui si è arrivati ad una soluzione che nella maggior parte dei casi è risolutiva. Affidatevi a fisioterapisti specializzati ed esperti nel trattamento del mal di schiena che vi imposteranno un percorso personalizzato che vi porterà a non avere più paura che vi ritorni il mal di schiena perché saprete gestirlo, affrontarlo e soprattutto saprete prevenirlo! 

Per approfondire: https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/lombare/lombalgia/

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